Questo nuovo stile artistico si affermò rapidamente in tutta Europa e negli Stati Uniti, in un arco di tempo compreso all'incirca tra il 1890 e la prima guerra mondiale. I protagonisti di questo movimento intendono creare un'arte realmente "nuova", indipendente dai modelli tradizionali e dagli stili antichi ampiamente ripresi e imitati ovunque durante l'Ottocento. La principale fonte di ispirazione degli artisti dell'art nouveau è la natura: motivi floreali, volute, arabeschi, animali stilizzati, in particolare la linea serpentina, contraddistinguono infatti le loro opere.
Essi intendono superare la distinzione qualitativa tra arti maggiori e arti minori, per affermare il concetto di "arte totale" e il principio della progettazione globale, che si estende dall'oggetto d'uso quotidiano al piano urbanistico.
Il movimento fu caratterizzato dalla predilezione per le linee curve (da cui la denominazione coup de fouet, "colpo di frusta", utilizzata in area francofona), ispirate alle forme sinuose del mondo vegetale (fu perciò detto anche stile floreale) e combinate a elementi di fantasia. Questo movimento artistico ebbe varie denominazioni nelle varie nazioni che influenzò:
Modernismo
In Spagna l'Art Nouveau assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo ed ebbe il suo artista più originale nell'architetto catalano Antoni Gaudí: nel parco Güell di Barcellona, i sedili curvilinei con schienali decorati in ceramica, le panchine, le gallerie in sasso danno quasi l'impressione di organismi naturali che sorgono senza soluzione di continuità dal suolo; il complesso abitativo di Casa Milá, ancora a Barcellona, è assolutamente privo di angoli retti e costituisce, insieme alle altre estrose opere di Gaudí, un inno alla forma organica e al decorativismo più fantasioso.
La Secessione viennese
La Secessione viennese fu un vasto movimento culturale ed artistico che vide coinvolti architetti e pittori. La Vienna in cui questi artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più raffinate e colte. La presenza di musicisti quali Mahler e Schönberg, di intellettuali quali Freud e Wittegenstein, di scrittori quali Musil, rendevano Vienna una delle città più affascinanti d’Europa. L’aura "biedermeier" di Vienna era tuttavia l’apoteosi di un mondo che stava per scomparire, consapevole della sua prossima fine. Cosa che avvenne effettivamente con lo scoppio della prima guerra mondiale che decretò la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico.
Questa coscienza della fine, tratto comune a molta cultura decadentista di fine secolo, pone anche la Secessione viennese nell’alveo della pittura simbolista. E tale caratteristica è riscontrabile anche nella pittura di Klimt che rimane il personaggio più vitale ed emblematico della Secessione viennese.
Jugendstil
Lo Jugendstil portò all’elaborazione di un repertorio iconografico tanto vario quanto coerente dal punto di vista estetico, caratterizzato dall’assoluta prevalenza della linea sul volume, dalla predilezione per forme sinuose e intrecci preziosi, dalla ricorrenza di motivi fitomorfici. Le riviste e i libri curati dagli artisti del movimento si arricchirono di eleganti fregi, frontespizi pomposi, capilettera elaborati, cornici con arabeschi di ispirazione floreale. In breve il nuovo gusto trovò espressione anche nell’arredamento d’interni, conferendo un’inconfondibile impronta a tappezzerie, piastrelle, mobili. La nuova arte doveva permeare di sé ogni aspetto della vita quotidiana, raggiungendo anche i ceti sociali normalmente esclusi dal godimento del bello.
Principali esponenti:
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