Movimento artistico e letterario sorto a Zurigo nel 1915, caratterizzato da una diffusa protesta, di stampo nichilista, nei confronti della cultura occidentale, delle sue manifestazioni artistiche e delle degenerazioni politiche e sociali. Sviluppatosi negli anni della prima guerra mondiale, il dadaismo fu inoltre veicolo di una violenta polemica antimilitaristica.
Il termine dada, che in francese significa "cavalluccio di legno", sarebbe stato scelto sfogliando un dizionario: la casualitą del nome doveva rispecchiare la negazione della razionalitą, l'estrema apertura e l'assenza di norme prefissate che caratterizzavano la nuova arte.
Nel tentativo di contrapporsi a ogni estetica e ogni convenzione sociale invalsa, gli artisti dada diedero vita a espressioni artistiche e letterarie spesso volutamente incomprensibili. I manifesti, le dichiarazioni programmatiche, le rappresentazioni teatrali miravano sostanzialmente a turbare il pubblico, cercando di spingerlo a una riflessione sulla cultura e sui canoni estetici comunemente accettati. La rivolta contro la struttura moderna della societą si basava inoltre su fondamenti ideologici di stampo romantico, ad esempio sulla convinzione dell'originaria bontą dell'umanitą, corrotta dalla civiltą.
In funzione dei loro intenti espressivi i dadaisti ricorsero a materiali inusitati, come oggetti di scarto raccolti nelle strade, e sperimentarono nuove tecniche, lasciando spesso al caso la composizione degli elementi nelle loro opere.
Principali esponenti:
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