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Vasilij Kandinskij

(Mosca 1866 - Neuilly-sur-Seine, Parigi 1944)

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Nella fase artistica della sua gioventù egli si dedica allo studio del pianoforte e del violoncello. Il contatto con la musica si rivelerà in seguito fondamentale per la sua evoluzione artistica come pittore.
A Monaco viene in contatto con l’ambiente artistico che in quegli anni aveva fatto nascere la Secessione. In questa fase la sua arte è sempre più influenzata dall’espressionismo a cui lui fornisce contributi pittorici e critici. Inizia così il periodo più intenso e produttivo della sua vita artistica. In "Lo spirituale nell’arte", dove espone la sua concenzione artistica, scrive: "il più ricco insegnamento viene dalla musica. Salvo poche eccezioni, la musica è già da alcuni secoli l’arte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, ma per esprimere la vita psichica dell’artista e creare la vita dei suoni".

Le riflessioni sui rapporti tra pittura e musica convincono Kandinskij che la pittura deve essere sempre più simile alla musica e che i colori devono sempre più assimilarsi ai suoni. La musica, infatti, è pura espressione di esigenze interiori e non imita la natura: è astratta. Anche la pittura, secondo Kandinskij, deve essere astratta, abbandonando l’imitazione di un modello. Solamente una pittura astratta, cioè non figurativa, dove le forme non hanno attinenza con alcunché di riconoscibile, liberata dalla dipendenza con l’oggetto fisico, può dare vita alla spiritualità.

L’artista affronta la pittura astratta attraverso tre gruppi di opere, che anche nelle loro denominazioni indicano il legame dell’arte di Kandinskij con la musica: "impressioni", "improvvisazioni" e "composizioni". Impressioni sono i quadri nei quali resta ancora visibile l’impressione diretta della natura esteriore; improvvisazioni, quelli nati improvvisamente dall’intimo e inconsciamente; composizioni quelli alla cui costruzione partecipa il cosciente, definiti attraverso una serie di studi. Kandinskij dopo questo passaggio, non ritornerà mai più alla pittura figurativa.

Nel 1922 viene chiamato da Walter Gropius ad insegnare al Bauhaus di Weimar. Qui Kandinskij ha modo di svolgere la sua attività didattica con grande libertà e serenità. In questa fase il suo astrattismo conosce una svolta molto decisa. Nella prima fase i suoi quadri si componevano di figure molto informi mischiate senza alcun ordine geometrico. Anche i colori erano molto vari, mischiati tra loro, ottendendo infinite varietà cromatiche intermedie. Nella nuova fase, coincidente con il suo insegnamento al Bauhaus, i quadri di Kandinskij assumono un ordine molto più preciso. Si compongono di forme dalle geometrie più riconoscibili e dalle tinte più separate tra loro.

Ciò segna un passaggio ben preciso nel suo approccio all’arte astratta. Nella prima fase il suo astrattismo risponde solo alle sue esigenze interiori di esprimere emozioni e sentimenti. Nella seconda fase prevale la necessità della didattica, e quindi la razionalizzazione di un metodo che possa essere di insegnamento agli allievi.


Improvvisazione 7 (La tempesta)
1910
olio su tela; 97 x 131
Mosca, Galleria statale Tret'jakov

Il principio dell'improvvisazione è diverso dal linguaggio musicale e di esso Kandinskij ne fa un vero e proprio principio strutturale. Non si tratta infatti, in questa opera, di improvvisare qualcosa che si trova in fase di ricerca, bensì di definire gli elementi che costituiscono l'improvviso insorgere dell'emozione del soggetto di fronte alla visione del mondo esterno.