Rappresenta, insieme a Vasilij Kandinskij, il pittore che ha dato il maggior contributo ad una nuova pittura fondata su caratteri astratti. Egli però non ha mai praticato l’astrattismo come unica forma espressiva, ma l’ha inserita in un più ampio bagaglio formale e visivo dove i segni e i colori hanno una maggiore libertà di evocazione e rappresentazione. Si potrebbe dire che, mentre per Kandinskij l’astrattismo rappresenta una meta, per Klee l’astrattismo è un punto di partenza per rifondare una pittura che rappresenti liberamente il mondo delle forme e delle idee.
Figlio di un musicista, viene anch’egli educato da giovane alla musica, ma le sue scelte sono ben presto orientate alla pittura. Decisivo è un suo viaggio a Tunisi nel 1914. Da quel momento lo stesso Klee afferma di essersi pienamente impadronito del colore. Può così sentirsi un pittore completo, avendo in effetti fino a quel momento esercitato la sua arte più sul piano grafico-disegnativo che pittorico in senso stretto. Nel 1920 viene chiamato da Gropius ad insegnare nella Bauhaus. Qui Klee si applicherà alla didattica in maniera entusiasta, avendo la possibilità di organizzare in maniera più sistematica l’aspetto teorico del suo fare artistico.
La sua personalità artistica è ricca e multiforme. I suoi interessi lo hanno portato a spaziare molto al di là della sua disciplina, interessandosi di filosofia, poesia, musica e scienze naturali. Nella sua ricerca appare sempre costante il problema di capire cosa è la creatività. Egli infatti ritiene che l’arte si avvicini alla natura non perché la imiti, ma perché riesce a riprodurne le intime leggi della creazione. Così egli piega e modella i suoi segni espressivi con grande padronanza, riuscendo con semplicità a passare dal figurativo all’astratto senza mai far perdere alle sue immagini una grande carica di espressività. Molto affascinato dal mondo figurativo dell’infanzia, egli conserva sempre nella sua opera una levità e leggerezza che danno alle sue immagini semplicità ed eleganza.
I suoi disegni e gli acquerelli mostrano la capacità del pittore di comporre delicate e sognanti armonie di colori, solitamente utilizzate per creare composizioni quasi astratte, prive di profondità o con effetti simili al mosaico. Molte delle sue opere sono elaborati disegni di linee con soggetti che nascono dalla fantasia o da immagini oniriche, secondo la tecnica – come diceva il pittore stesso – di "portare una linea a passeggio".
Motivo da Hammamet
1914
acquerello su carta e cartone; 20 x 16
Basilea, Kunstmuseum, Kupferstichkabinett
Per questo piccolo capolavoro, Klee è partito da un’esperienza reale e da una visione di un luogo naturale fatto di case, di luce e di spazi aperti, per arrivare poi a un’astrazione, senza rigidità geometrica, di quegli elementi essenziali che creano sensazioni ed emozioni.
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